Antonietta Bandelloni_La Pietà vaticana la madre delle madri

SCRITTORI TOSCANI. Antonietta Bandelloni

“La Pietà vaticana. La madre delle madri”. Michelangelo Buonarroti attraverso gli occhi di Antonietta Bandelloni. Scopri il suo libro.

Antonietta Bandelloni ha dedicato gli ultimi vent’anni allo studio di Michelangelo Buonarroti, conciliando la sua passione culturale e professionale con quella di mamma, ha due figlie e vive a Seravezza cuore dell’Alta Versilia, dov’è nata nel 1981. E’ anche una fotografa professionista. Alla domanda perché proprio Michelangelo, risponde che ne è sempre stata affascinata; poi avvicinandolo, sempre più attratta dalla sua tormentata esistenza.

Tanta è la confidenza scavata e cresciuta negli anni con il grande aretino (Michelanelo Buonarroti nacque a Caprese, provincia di Arezzo, il 6 marzo 1475), che Antonietta può scrivere di lui e della sua vita in prima persona.

“Michelangelo: memorie d’una lunga vita” uscito nel 2023: “Fu lunga la vita mia. Tanto vissi intensamente, lavorando e pregando Iddio, che i miei quasi ottantanove anni mi parvero più di mille. Si dice che i gatti abbiano sette vite e nel profondo mi sento un felino pure io. Ho conosciuto ricchezze e miserie, compagnie rumorose e solitudini infinite. La malinconia fu la mia allegrezza anche se, le opere che realizzavo, erano celebri e ambite in tutte le corti d’Europa…”.

La dovizia dei particolari, il rigore scientifico della ricercatrice e della storica, trovano nella forma della scrittura la dimensione narrativa che fin dalle prime righe oscura tutto quello che sta dietro: il peso delle fonti e dello studio certosino, dei dubbi sulle certezze consolidate, si sfarina nel linguaggio della memoria, come il diario di un vissuto in prima persona che si presenta al lettore con la voce del protagonista, appunto Michelangelo.

“Michelangelo: memorie d’una lunga vita” è l’ultimo dei sei libri che la Bandelloni ha pubblicato: “Michelangelo Buonarroti è tornato”, “Michelangelo Buonarroti non se ne va più”, “Michelangelo Buonarroti: guida alle mie opere fiorentine” , “Michelangelus Bonarrotus Florentinus Faciebat”, “Lui il David”.

Poche settimane fa, è uscito l’ultimo libro di Antonietta Bandelloni: “La Pietà Vaticana. La madre delle madri”. Un lavoro coerente con il Giubileo indetto da Papa Francesco.

“Amata, venerata, sfregiata, invocata, celata e rivelata: la Pietà, la mia Pietà. La Madre delle madri col Figlio morto in braccio fu l’opera che mi diede la fama. Prima di lei avevo già realizzato altre sculture come il Fauno sdentato, la Madonna della Scala e il Bacco, giusto per citarne alcune, ma fu la Pietà a portare il mio nome sulle bocche di tutto il mondo. M’appresto a raccontarvi la sua storia e la mia. Un’opera non può essere mai separata dall’artista e viceversa. Per comprendere l’una bisogna saper dell’altro”. Anche in questo libro, Antonietta si ritira lasciando che sia l’Aretino a narrare.

Narrare in prima persona con la voce ricostruita del protagonista, sempre rigorosamente scientifica, per di più visssuto sei secoli fa, è un’esercizio letterario difficile, ma la Bandelloni affronta il rischio e lo supera perché di Michelangelo conosce tutto (e ciò che non conosce continua a cercare). Penso che il modo migliore per dimostrarlo ai nostri lettori sia quello di leggere qualche pagina. che qui proponiamo.

La Pietà vaticana. la madre delle madri – Estratto