Il legno, una materiale in mezzo. Tra quelli più recenti, più “artificiali”. E quelli più storici. Senza dimenticare la sua, di storia….
Nella storia dell’uomo, degli utensili da cucina che l’uomo ha sempre avuto, a parte il metallo, il legno ha avuto un suo importante ruolo. Principalmente per un motivo: è un materiale duttile. Molto lavorabile. E soprattutto di facile reperibilità, visto che madre natura permette agli alberi di crescere e di diventare tronchi di legno da lavorare, a piacimento dell’uomo.
Il legno è una sorta di via di mezzo tra il vetro e la plastica, prendendo in prestito dei materiali attuali. Perchè come la plastica è resistente ma come il vetro non è totalmente resistente agli urti e alle sollecitazioni. Quindi si tratta di un ibrido, che può essere molto utile in determinati usi culinari. Basti pensare alle ciotole di legno usate per il latte delle mucche che anticamente serviva per raccogliere dalla mungitura. E poi trattare per il formaggio. Oppure ai portaspezie come il sale e il pepe. Solitamente si usa il coccio o la latta per questi due ingredienti, ma al di fuori della modernità con le produzioni in serie, e al di fuori della fragilità degli stessi, il legno ha sempre fornito una valida alternativa.
Si può anche pensare alle ciotole per l’insalata, anche se poi la plastica ha sopravanzato per questo alimento. Nel complesso, il legno riesce ad essere un buon affiancamento sia del vetro che della plastica e del metallo. Perchè non ha la resistenza al microonde del vetro, ma è più robusto. Non è totalmente lavabile in lavastoviglie, ma a differenza della plastica è meno tossico per l’ambiente, visto che è riciclabile. A differenza del metallo non tiene le alte temperature di un forno, ma è più leggero e più trasportabile e soprattutto più sagomabile del metallo, senza incappare a una potente deformazione nel tempo e nell’uso.
(Foto: https://pixabay.com/it/photos/una-ciotola-cibo-legno-di-legno-3366480/)

Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.