Il metallo, in cucina, è una sorta di garanzia per determinati attrezzi o altro. In questo caso, le pinze per toccare gli alimenti
L’oggetto pinza ha grandi utilizzi. È difficile trovare un lavoro dove questa forma di attrezzo, più grande o più piccola, non esista. A mia memoria, non trovo posto dove non esista più o meno in forme svariate e dagli usi svariati. In cucina non poteva mancare, ma si può dire che la sua forma metallifera, rispetto al legno e al silicone/plastica, ha più frecce al proprio arco.
Principalmente la forma: è praticamente un pezzo unico, visto che fondere il metallo permette di dargli la forma più unificata rispetto al collegare le due parti con un fermaglio o con della colla. Poi si passa alla pulizia: il metallo, diciamo parlando principalmente dell’acciaio, è lavabilissimo in lavastoviglie. Non ha difficoltà ad avere a che fare con acqua calda e sapone, differentemente da altri tipi. Infine la resistenza: a patto di non metterla sul fuoco vivo, riesce a non deformarsi con facilità.
Detto questo si può passare alle cose negative. Prima di tutto, è un pezzo di metallo. E a parte l’acciaio inox su inox, quando passa su altre superfici può lasciare dei solchi. Rovinando irreparabilmente. Poi c’è da sottolineare il fatto che in quanto metallo, conduce calore. E se diventa rovente, è inutilizzabile. A differenza del legno che ha più capacità termica. Per concludere, la resistenza: in presenza di pesi eccessivi, può arrivare a deformarsi. Peggio ancora se si ha a che fare con calore forte. In questo caso non si tratta di un grande problema. Ma se capita quando si è effettivamente a cucinare, può diventare inservibile e anche in certi casi rovinare la pratica di cucina.
Un buon consiglio è non togliersi la presenza sia del legno che del metallo. Perché si può dire che “a ciascuno il suo”…
(Foto: https://pixabay.com/it/photos/la-carne-polpette-griglia-barbecue-5558092/)
Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.