La festa del Natale richiede una preparazione, non è una cosa da improvvisare tanto. Con questo articolo una rassegna di consigli utili
Pur essendo molto in anticipo, si parla di Natale. Perchè è una festa che tutti noi occidentali possiamo amare, anche se sotto aspetti differenti. Ma che alle proprie spalle necessità di grande preparazione. Necessita di cura sotto diversi punti di vista. Richiede attenzione anche ai dettagli. Che molti di noi sottovalutano, ma che hanno la loro importanza e che possono far svoltare da un Natale tradizionale fino ad un Natale speciale.
Il primo punto da cui partire è la scelta di chi partecipa. O più che altro quale Natale vogliamo passare: con o senza i nostri parenti. E soprattutto se a casa propria o a casa di genitori o altri. Il primo passo non sono i regali, ma quella che usando un inglesismo potremmo chiamare la ‘location’ dove si svolgono i festeggiamenti.
Successivamente a quello, e questa è materia di questa rubrica, potete iniziare a progettare il vostro menù, se la scelta cade con casa vostra per radunare amici e parenti e mangiare e bere quella fiumana di pietanze. Che poi, implacabilmente ma non fino in fondo, possono andare ad arricchire un nutrizionista o un dietologo per smaltire, dopo la Befana, i chili in eccesso.
Un menù, come se fossimo al ristorante, comporta la compilazione di pietanze e preparazioni. Cioè dovete decidere, e successivamente preparare, i piatti e le portate che i vostri ospiti dovranno mangiare tutti insieme. A questo punto dovete fare una sorta di censimento: dai tradizionalisti fino ai vegani e ai crudisti, chi viene a mangiare da voi? La compilazione del menù, con relative ricette di recupero i giorni successivi, deve cercare di accontentare tutti. E quindi non ci si può trincerare dietro un “non sapevo che non lo mangi” quando avrete il commensale alla tavola.
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Foto: https://pixabay.com/it/photos/tavolo-tavolo-da-pranzo-pensione-1930862/

Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.