TAVOLA APPARECCHIATA – Pinze di silicone

Il silicone in uso alimentare ha dato la svolta: un materiale plastico lavabile che non rilascia troppe particelle. Qui si parla di pinze

Parlare in questo caso di materiale unico è molto difficile. Perchè di per se il silicone o la plastica sono materiali duttili. Che in certi casi hanno bisogno di un supporto interno per rimanere stabili. Ma tolto questo piccolo particolare di comprensione facile, il resto è tutto da vedere. Perché ci sono dei casi in cui questa forma delle pinze è meglio del legno e del metallo.

Basta partire dalla base: la plastica non graffia il metallo. Al massimo graffia se stessa, se tratta dei cibi molto caldi. In casi di cibi a media temperatura, lavora benissimo. E se non troppo sforzata, come nel caso raccontato del legno, ha una ottima lavabilità e una ottima resa.

Inoltre è colorata. Beneinteso di tratti di plastica alimentare e non plasticume di quart’ordine alle volte comperato nelle bancarelle delle fiere. Una valida pinza di plastica va comperata nel banco degli utensili da cucina. Anche dei negozi di mesticheria orientale. La cosa importante è che sia tarata per non rilasciare sostanze tossiche durante l’utilizzo nei cibi. Perché in quel caso non bisogna farsi mancare una brava ambulanza sotto casa finito di cenare. O al massimo dopo il primo assaggio del cibo.

Nel resto della discussione, non si può dire molto altro. Se non che una pinza in plastica ha o può avere una durata pari a quella del metallo per parallelismo: per deformazione siamo quasi allo stesso livello, ma per durata la plastica può essere un pezzetto indietro, perché come tutte le materie plastiche può seccarsi e quindi rompersi più facilmente.

(Foto: https://pixabay.com/it/vectors/pinza-barbecue-insalata-griglia-30580/)