TAVOLA APPARECCHIATA – Seguire una ricetta

Se dopo aver parlato di una ricetta nelle sue caratteristiche non si parla di come seguirla, non si può essere completi…

Dopo aver parlato di una ricetta, non si può non parlare di come renderla alla fine un piatto succulento e che renda fiero chi lo ha cucinato di aver fatto un buon lavoro. E si parte da due direttrici: l’esperienza singola e l’esperienza multipla.

Sono due tipi di esperienze diverse. Di cui chi comincia a cucinare dalle prime basi è totalmente sprovvisto in tutti e due i casi. Ma c’è un ma. Partendo dalle ricette più semplici fino ad arrivare a quelle più complesse, come seguendo un corso di cucina, si arriva alla fine ad un bagaglio personale che permette alle volte di rielaborare addirittura ricette molto fitte nei loro passaggi.

Facciamo un esempio: la pasta con il pomodoro. È una ricetta molto semplice in quanto a passaggi e rischi. Perchè quello che deve essere fatto, alla fine, è seguire la cottura della pasta e miscelare alla fine il pomodoro preso anche dalla bottiglia della passata, senza prepararlo dal pomodoro crudo. Fino a li si può ottenere il piatto. Ma se poi ci si vuole sbizzarrire, ci si può spingere proprio seguendo una ricetta che offre una variante. In questo caso alla esperienza multipla di come cuocere correttamente la pasta in acqua bollente, e magari anche la temperatura giusta delpomodoro, si unisce l’esperienza singola di una nuova ricetta da sperimentare.

Seguire una ricetta, oltre ai passaggi, è il risultato di come vengono seguiti quei passaggi. Perchè di per se la ricetta è facile da reperire anche su internet o su un libro più o meno storico. Ma se non si possiede quel guizzo culinario che può anche aiutare a salvare una ricetta durante la sua esecuzione, ci si può equiparare alle macchine miscelatrici come alcuni robot sono in grado di fare. Il vero seguire una ricetta è un atto umano non replicabile.

Foto: https://pixabay.com/it/photos/pasta-spaghetti-cibo-italiano-1463930/