Nella nostra quotidianità le borracce sono diventate un oggetto consuetudinario. Qui illustro i vantaggi che ci possono essere nell’uso
Come alcuni di noi sanno, si può morire di fame, ma non di sete. Per l’organismo umano, l’acqua è fondamentale. È parte di molte funzioni dell’organismo. E soprattutto il nostro organismo deve reintegrare l’acqua sia attraverso frutta e verdura, sia attraverso la forma pura dell’acqua. Che noi dobbiamo, è proprio il caso di dirlo, bere da bottiglie o dalle fontanelle potabili che possiamo trovare.
La borraccia, che nasce nel passato dalle pelli di animale cucite fino ad arrivare ai giorni nostri come oggetto di moda, come status symbol, come oggetto di personalità, è un modo di avere acqua disponibile. E un primo indubbio vantaggio è che si può avere acqua al di fuori della bottiglia che compriamo. Detto diversamente: noi possiamo bere acqua indipendentemente dalla forma in cui la troviamo.
Una borraccia la si può caricare alle bottiglie. Al depuratore di casa propria. Ai bomboli che si trovano negli uffici. Ma anche, e soprattutto, alle fontanelle pubbliche. Naturalmente quelle potabili, ovvio. E questo porta un vantaggio successivo: la borraccia è un modo per essere ecologici. Perchè per ogni borraccia che viene riempita, si evita di commerciare una bottiglietta da un dispenser a pagamento oppure da un bar.
Un ultimo e importante vantaggio è che, tolte borracce di plastica di bassa qualità, la borraccia è un contenitore replicabile praticamente all’infinito. Cioè può essere utilizzato, previo lavaggio perriodico, senza grossi limiti. Naturalmente sto parlando delle borracce di acciaio o di plastica adeguata, cioè quelle che si comprano nei negozi da campeggio.
La borraccia quindi come presidio di ecologia e di risparmio. Quali altri vantaggi possono essere più interessanti e più importanti, in un mondo che guarda a queste due cose con grande attenzione?
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Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.