A settembre gli italiani saranno chiamati a votare, questa pagina è il contributo d’informazione di Toscana Today
L’Italia è un Paese dove il clima elettorale praticamente non conosce stagioni, ma ogni tanto capita anche che le elezioni si facciano realmente (anche se a cosa servano è difficile dirlo, considerando che poi in Parlamento i partiti se ne sbattono altamente della sovranità popolare uscita dalle urne). Le date non sono ancora definitive, ma a quanto pare in settembre si apriranno i seggi che il Covid-19 ha impedito di allestire nei termini previsti dalla Costituzione. Consigli Regionali e Consigli Comunali scaduti hanno proseguito ad operare: la Corte Costituzionale con la sentenza n.81 del 15 maggio 2015 ha confermato che in regime di prorogatio il Consiglio regionale scaduto può adottare solo atti necessari, urgenti ed indifferibili, e parimenti credo valga per i Comuni. Al di là dei provvedimenti legittimati dall’Emergenza Coronavirus, sarebbe interessante conoscere se così sia avvenuto ovunque, ovvero se non sia stata colta al volo l’opportunità di legiferare e deliberare in funzione di propaganda elettorale contro la previsione costituzionale. Probabilmente non lo sapremo poiché oramai nessuno vigila più sugli atti amministrativi. A quanto pare, in Italia la legalità dell’amministrazione pubblica riveste attenzione solo se c’è aria di tangenti, dimenticando che la vera Tangentopoli Italiana è rappresentata dal pozzo nero miliardario di spese inutili, di prebende a pioggia, di costi sopportati dai cittadini provocati dall’incuria nei confronti del patrimonio pubblico. Insomma, in Italia: rubare denaro pubblico è reato, ma dissipare il denaro pubblico è considerato normale. Dal mio punto di vista, ladri sono gli uni e gli altri.
Con questa finestra che oggi apriamo sul giornale, vogliamo dare il nostro contributo d’informazione sulla preparazione delle elezioni. Nello stile libero e tollerante che contraddistingue Toscana Today non avremo preclusioni per nessuno purché abbia qualcosa da dire: condivisibili o meno, le opinioni che pensano sono sempre salutari. E quelle che non pensano sono meritevoli, se del caso, alla rovescia: come esempio di ciò che passa il convento sul quale riflettere. E’ questo il nostro modo di considerarci un giornale di parte: dalla parte della corretta informazione sempre, liberi sempre e forse per questo magari penalizzati non avendo padroni e padrini politici, così che già adesso c’è chi mi accusa di scivolare a destra e chi rimprovera la propensione del giornale alla sinistra estrema. Quando, invece, la realtà è ben altra: Toscana Today alle magliette e divise preferisce stare dalla parta dei contenuti, poiché nessuno è portatore della verità e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Abbiamo intorno molti mostri, pericolosi per la salute della nostra civiltà e della nostra democrazia, ma il mostro più grande rimane l’intolleranza, resto fedele all’insegnamento che il sonno dogmatico genera mostri. Esistono mostri che oltrepassano i confini del tempo, e adattandosi in ogni epoca (un restyling sociale, culturale e mediatico) conservano il pericolo della caduta quotidiana negli inferi.
Dovevamo in qualche modo aprire con un articolo questa finestra, la scelta non era facile e qualunque fosse stata avrebbe sicuramente sollevato una critica di partigianeria. Essendo inevitabile, prenderò quel che viene. Però, almeno, voglio spiegarlo ai lettori.
Il sonno della ragione genera mostri (El sueño de la razón produce monstruos) ho scelto come immagine, l’acquaforte e acquatinta del Goya del 1797. Come articolo ho scelto Gianna Gambaccini, donna mamma e medico, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pisa, e non perché sia della Lega, ma per quello che parla di donne.
