Fabrizio Pedone, Segreteria Regionale PCI Toscana: “Aderiamo alla proposta di legge d’iniziativa popolare antifascista”
Il Partito Comunista Italiano della Toscana aderisce con convinzione alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata a “disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social nerwork e con la vendita di gadget”.
L’ iniziativa, promossa da un comitato presieduto dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona, ha il merito di richiamare l’attenzione su una situazione che negli ultimi tempi ed in seguito agli ultimi episodi (vedi esibizione del saluto romano da parte dei tre consiglieri di Cogoleto nel giorno della memoria) rischia di divenire fuori controllo.
Il PCI ritiene con la sua adesione di essere conseguente non solo ai valori antifascisti e antirazzisti richiamati esplicitamente nel proprio statuto, ma di essere con ciò strettamente connesso con la storia dei comunisti italiani, in prima fila da sempre nel combattere a sprezzo di ogni pericolo, finanche della vita, gli aberranti fenomeni storici e politici del fascismo e del nazismo.
Spiace dover ancora una volta rilevare come accanto alle firme dei militanti e dei simpatizzanti del PCI verranno apposte firme da attori politici che non si sono peritati, anche in un recente passato, ad equiparare la storia del nazifascismo a quella del comunismo nel maggiore dei consessi europei.
Non si può non rimarcare altresì come la Costituzione Repubblicana prevedesse (XII disposizione transitoria e finale, leggi Scelba e Mancino) già gli strumenti per la soppressione delle organizzazioni che al fascismo si richiamano e che quindi il loro mancato utilizzo fino ad ora non si può non configurare come una precisa scelta politica di chi ha governato in tutti questi anni.
(Fonte: Uff. Stampa PCI Toscana)
(Foto: https://pixabay.com/it/illustrations/anti-fascista-svastica-nazista-2541058/)