TOSCANA – Screening su carne di cinghiali abbattuti

Al via monitoraggio parassiti dannosi. La Regione dà un contributo per questo al suo Istituto zooprofilattico sperimentale

Controllare le carni dei cinghiali abbattuti nella stagione 2019/2020/2021 per segnalare la eventuale presenza di larve di trichinella. Questo farà con il suo piano di monitoraggio l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana al quale la Regione Toscana, a questo scopo, ha deliberato un contributo forfettario di 14mila euro.

La vicepresidente Saccardi

“In Toscana dal 2012 è stata riscontrata solamente in rarissimi casi la presenza di trichinellosi imputabile al consumo della carne cruda di cinghiale – spiega la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi – Per scongiurare anche questa remota possibilità è opportuno procedere al monitoraggio di trichinella soprattutto nei cinghiali abbattuti a caccia e destinati al consumo privato delle carni. Il monitoraggio, finanziato dall’assessorato all’agroalimentare del quale sono responsabile, avviene attraverso le indagini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana”.

La trichinellosi è una patologia zoonotica causata da vermi cilindrici (nematodi) appartenenti al genere trichinella, un parassita che è in grado di infettare i mammiferi, soprattutto (maiale, cinghiale, uomo, ecc). La modalità di trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare, attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta contenente le larve del parassita.

In Italia, il veicolo di trasmissione è la carne suina (maiale o cinghiale). Questa zoonosi nell’uomo porta ad un quadro clinico che varia dalle infezioni asintomatiche a casi particolarmente gravi, con alcuni decessi.

(Fonte: Agenzia Toscana Notizie)

(Foto: https://pixabay.com/it/photos/cinghiale-maiale-scrofa-natura-2256297/)