TOSCANA – Silvia Noferi del M5s su Partaccia di Massa

“Tombamenti abusivi e cattiva manutenzione del fosso Calatella mettono a rischio gli abitanti di Partaccia (Ms). Perché la Regione non si muove?”

Dopo il sopralluogo a Partaccia (Ms) in cui ha verificato lo stato del Fosso Calatella la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Silvia Noferi chiede alla Regione Toscana se e quando riuscirà a risolvere una questione che oltreché annosa mette a rischio i residenti della zona a causa delle pessime condizioni idrauliche del torrente.

La Consigliera Silvia Noferi

“È evidente che il Fosso – dichiara Silvia Noferi – nel tratto in questione è incapace di far defluire l’acqua piovana non solo per tombamenti abusivi ma anche per la cattiva manutenzione dei tratti a cielo aperto che causano allagamenti e conseguenti disagi nel funzionamento degli scarichi fognari delle abitazioni”.

Il consigliere comunale di Massa Paolo Menchini da anni denuncia queste criticità. Nel 2013 e 2014 il comune aveva avviato la progettazione di interventi che però non avevano avuto il nulla osta della Provincia di Massa che era l’ente competente. È sopraggiunta poi la legge Regionale n.80 del 28.12.2015 che ha trasferito le competenze su fossi e canali dalle Province alla Regione Toscana e quest’ultima ha incaricato il Consorzio di Bonifica di sviluppare progetti inerenti i corsi di acqua di bonifica.

Sollecitato in tal senso il Presidente del Consorzio di Bonifica Ismaele Ridolfi, lo scorso 08 gennaio 2021 ha risposto al consigliere Menchini che pare che nel 2014 sia stato finanziato un primo lotto di Euro 400.000 (che riguarda il tratto a monte del tratto in località Partaccia) e che ogni anno il Consorzio di Bonifica richieda alla Regione Toscana il finanziamento necessario alla soluzione del problema con “priorità massima”.

“Non è più possibile abusare della pazienza di cittadini che aspettano da anni una soluzione del problema. È assurdo – prosegue la Consigliera – pensare che in Toscana si sia costretti a affogare nei propri scarichi fognari come in una delle peggiori bidonville sudamericane.

La regimentazione delle acque è uno dei compiti fondamentali di chi governa il territorio per salvaguardare la vita stessa dei cittadini. Dal sopralluogo che ho eseguito è risultato evidente che i tratti scoperti sono pieni di foglie e materiali che ostruiscono il normale deflusso e che probabilmente c’è un accumulo di detriti anche nei tratti tombati. Le occlusioni determinano effetti ad imbuto molto pericolosi e insalubri e quindi è scontato domandarsi se la Giunta Regionale è a conoscenza di quando è stata fatta l’ultima manutenzione del fosso? Ma anche altre sono le domande a cui chiediamo risposta. La Giunta ha fatto valere la sua autorità di polizia idraulica su chi ha effettuato le tombature abusive? Ha avvisato il Consorzio di Bonifica di provvedere con urgenza alla manutenzione ordinaria? Ha programmato il finanziamento degli interventi straordinari evidenziati come massima priorità dal Consorzio di Bonifica? E stato realizzato il progetto per ridisegnare il percorso del fosso in quel tratto e infine quando prevede di realizzare gli interventi di risoluzione degli allagamenti in località Partaccia?

Tante domande che da troppi anni sono senza risposte.”

(Fonte e Foto: Movimento 5 Stelle Regione Toscana)