VELA – Prada Cup 2

di TOMMASO GARDELLA – Seconda giornata della Prada Cup, caratterizzata da un vento molto più blando rispetto a ieri

Seconda giornata della Prada Cup, caratterizzata da un vento molto più blando rispetto – questo giustifica i fiocchi molto più grandi rispetto ieri – a ieri e da incroci che possono rivelarsi determinanti per la vittoria finale e l’ingresso, come challenger, all’Americas Cup di marzo.

La prima regata vede scontrarsi Luna Rossa contro American Magic, i due team che ieri hanno dovuto soccombere al dominio di Ineos – che ha già così incascinato due punti – e che oggi devono portare a casa almeno una vittoria per rimanergli in scia. Luna Rossa entra per prima da sinistra, rischiando anche di prendere una penalità per aver toccato i limiti di spazio tra le imbarcazioni. Dopo qualche problema nel pre gara per entrambe le imbarcazioni, complice il poco vento, prendiamo il volo mentre gli americani sono piantati in acqua. Sarà il tema di tutta gara, i buchi di vento renderanno la regata molto lenta, straziante e carica di ansie, per noi, per i team e per gli organizzatori, che vedono il fantasma della sospensione della regata.

Partiamo quindi con tanto margine di vantaggio e con una buona velocità. La partenza è splittata, mentre noi andiamo a sinistra, gli americani vanno a destra, una scelta comprensibile questa di American Magic per evitare di perdere ancora più tempo, visto che già si trovano a circa 200 metri da noi. A meta della prima leg siamo sempre davanti e bene, siamo puliti e veloci, non ci preoccupiamo tanto degli americani e li lasciamo andare senza coprirli, facendo il nostro passo e impostando tranquillamente la nostra rotta. La prima leg è l’unica in cui si gareggia normalmente, ci sono alcuni problemi per entrambi i team ma riescono comunque a rimanere in volo, fino a quando arriviamo nella parte alta del campo.. Gli americani spanciano e perdono tantissimo tempo, noi invece riusciamo piu o meno a restare sui foil e passiamo il primo gate con diversi minuti di vantaggio, prima di tornare indietro e incappare nello stesso problema che sta attanagliando i nostri avversari.

La seconda leg si rivelerà un supplizio: entrambe le barche sono con la spanciano e più della metà di questa leg sarà caratterizzata da una situazione di ‘stallo’. Dopo svariati minuti gli americani ritrovano la pressione corretta e allo stesso tempo, la direzione di gara taglia 2 leg dal programma di gara, viste le difficoltà legate al vento. Anche noi ci rialziamo e la gara rientra nel vivo. Abbiamo circa 300 metri di vantaggio ma le difficoltà del vento non ci lasciano stare e per qualche secondo spanciamo di nuovo e gli americani si portano a 30 metri, complice anche la nostra traiettoria, piatta rispetto alle boe.

La gara è molto complicata, molto sofferta, perché ogni manovra può costare la regata, ogni virata può nascondere l’insidia che ti lascia fermo sull’acqua. Ed effettivamente è quello che succede. La poca velocità del vento sta condizionando una gara che già era complicata e tirata di suo, entrambe le imbarcazioni continuano a cadere dai foil, con gli equipaggi che stanno cercando di fare di tutto per cercare di tenere le barche in volo. Luna Rossa addirittura torna indietro per cercare del vento, mentre gli americani sono bloccati, fermi.

Luna Rossa ritrova finalmente lo slancio, rimettendosi in volo e allungando il vantaggio a circa 500 metri di mentre American Magic è ancora ferma in mezzo al campo di gara. Andiamo quindi verso il terzo gate, e all’ultima virata, prima di entrarvici, abbiamo 800 metri di vantaggio, mentre gli americani ritrovano pressione e si rimettono in volo sui foil a caccia di Luna Rossa.

La terza leg comincia con un minuto di vantaggio su American Magic e un distacco di circa 650 metri, ma è un vantaggio che continua ad assottigliarsi, mentre risaliamo la bolina della prima leg, riducendosi a circa 400 metri. Arrivati nella parte alta del campo, un supplizio ormai, risiamo nella situazione di prima: entrambe le barche spanciano e si rimettono alla caccia della pressione necessaria per volare sui foil.

Passiamo il quarto e ultimo gate con più di un chilometro di vantaggio, puntiamo la boa di destra e strambiamo verso sinistra per cercare il vento. Tocchiamo addirittura i 40 nodi di velocità e con una rotta poco convenzionale, ma necessaria per stare in volo, puntiamo a tutta velocità verso la linea del traguardo, mentre gli americani, in tutto questo, sono ancora nella terza leg, senza velocità e con tante difficoltà in queste condizioni. Siamo in pieno controllo gara ormai, con gli americani ormai praticamente fuori dalla gara, la quarta leg è nostra. Portiamo a casa un punto, aspettando la seconda gara tra inglesi e americani.

La seconda giornata vede Luna Rossa vincere, dimostrandosi la miglior imbarcazione in condizioni di vento leggero, sia grazie alla conformazione dei foil, sia grazie alla bravura del team in grado di trovare ogni singolo soffio di vento, necessario per performare nel miglior modo possibile.

(foto: Luna Rossa Prada Press)