Associazione senza scopo di lucro e apartitica presentata a Viareggio venerdì 11 marzo. Insieme a lei, il sito “Versilia Post”
Una associazione per la nascita di un Comune unico della Versilia, ma con all’interno le sette municipalità definite di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Viareggio. “Versilia Futura 2022-2030” nasce a Viareggio sotto la presidenza di Gianfranco Antognoli, del vice Presidente Elio Bianchi e la composizione di Niclo Vitelli e Rossano De Servi. Che oltre ad esserne i vertici, ne sono anche i fondatori. Si tratta di una associazione “apartitica, senza scopo di lucro e con la volontà di svolgere attività di promozione e utilità sociale”. Che vuole contribuire ad ideare e progettare un nuovo modello istituzionale. Preservando le storie e le peculiarità dei sette Comuni della Versilia (le sette “municipalità”). Costruendo, come detto, il “Comune della Versilia”, secondo quanto indicato da “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.
“Lo scopo è quello di preservare e sviluppare la storia e i valori democratici ed antifascisti della Versilia” dichiarano dall’associazione. “Oltre a valorizzare gli ideali e i movimenti che ne hanno saputo costruire una visione unitaria, esaltandone le specificità e i tratti peculiari storici e culturali, economici e sociali. E naturalmente la valorizzazione dei movimenti per la pace, per la salvaguardia dell’ambiente, per la promozione della cultura, della non violenza e del pacifismo e contro il clima di terrorismo che negli anni passati ha tentato di sovvertire le istituzioni democratiche”.
“La “Versilia” è ormai unanimemente riconosciuta come l’area geografica che racchiude i Comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Viareggio” descrivono in un documento dell’Associazione. “Un territorio unico, complesso ma completo e ricco di potenzialità, che dalle marine, passando dalle pianure e dalle colline, fino alle montagne, nei secoli è sempre stato interconnesso, seppur diviso in sette municipi. Una comunità di oltre 160mila persone, che potrebbe diventare il comune con il maggior numero abitanti dell’intera costa toscana, se consideriamo che Livorno, un capoluogo di provincia, ne conta circa 155mila”.
“Il primo passo è condividere con le nostre sette comunità, un percorso che sicuramente ci porterebbe a migliorare i nostri territori dal punto di vista istituzionale, senza tuttavia mortificare o cancellare le peculiarità e la storia di ciascuno” proseguono nel documento. “Per questo l’idea da sviluppare tutti insieme, prevede, come luoghi fisici delle sette Municipalità, le attuali sedi comunali, dove si manterrebbero tutti i servizi ai cittadini già oggi assicurati. Ma, al contempo, un innovativo e capillare sistema di partecipazione. Indubbiamente i vantaggi di un Comune Unico si possono analizzare su diversi aspetti, a partire da quello economico, almeno in una prima fase e a regime. Tra questi, nella prima fase:
1) il contributo straordinario dello Stato sui trasferimenti che, complessivamente sarebbe incrementato notevolmente (le esperienze indicano un aumento medio del 40%);
2) il contributo regionale per tre anni, in base a parametri precisi, l’esenzione per il primo anno dal Patto di stabilità”.
“Il Comune della Versilia permetterebbe anche un risparmio di centinaia di migliaia di euro sulla “macchina” amministrativa (personale, economie varie, ecc.)” continua il documento. “Sarebbe possibile, ad esempio, far partire uno “sportello telematico unico polivalente”, una sorta di front office, dove i cittadini avrebbero risposte all’80% delle proprie richieste, senza andare più nei vari uffici, utilizzando anche sistemi di dialogo e di aiuto – validi per chi ha minore dimestichezza con i mezzi digitali – oggi possibili. Dunque, sportelli fisici, nei Municipi, e sempre più virtuali a domicilio o in azienda. Anche con questi argomenti e realistiche previsioni, siamo chiamati a rielaborare, aggiornare il nostro attaccamento ai “campanili” e “superare” però i campanilismi, attraverso momenti di aggregazione straordinari”.
“Costituire un Comune unico significa intervenire sul personale, ovvero sulle posizioni organizzative e sulla distribuzione dei dipendenti e questo va valutato attentamente” concludono nel documento. “Bisogna decidere come utilizzare, nel dettaglio, i municipi e che ruolo dare loro. Decidere quali altri decentramenti sono necessari per situazioni speciali. Oggi, innanzitutto, quando è difficile immaginare aumenti di trasferimenti da parte dello Stato, dobbiamo prevedere e scongiurare, per i nostri attuali sette Comuni, un peggioramento delle rispettive situazioni finanziarie e una conseguente riduzione dei servizi alle nostre comunità”.
Un primo passo per la diffusione delle attività e la promozione di un dibattito riguardo le tematiche principali è il sito di informazione https://versiliapost.it/. Una testata giornalistica in fase di registrazione sotto la direzione giornalistica del presidente Antognoli. Testata che, come segnala il direttore stesso nella conferenza stampa di presentazione dell’Associazione venerdì 11 marzo a Viareggio, vede numerosi collaboratori all’attivo.
Insieme alla Associazione, il sindacato della Cgil. Con il cui contributo si sta programmando una serie di incontri con partiti, forze e movimenti politici. E con le varie organizzazioni e associazioni di volontariato, sociali ed economiche. Sulla base di un promemoria di problemi e questioni versiliesi.
“Vogliamo approfondire i principali problemi sociali – hanno concluso i promotori dell’associazione – , riuscire a delineare un minimo comune denominatore e dare voce e far pesare esigenze, bisogni, tutele, prospettive di cambiamento in maniera più forte e decisiva di quello che l’attuale situazione offre. Gli obiettivi fondamentali riteniamo debbano essere quelli di rinnovamento, inclusione, socialità, solidarietà, cooperazione, tutela, salvaguardia, consolidamento dei beni ambientali del territorio e di uno sviluppo compatibile e sostenibile”.

Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.