Larga vittoria per Rebellion, United Autosport compie un’ incredibile rimonta e Aston Martin chiude il weekend con una convincente doppietta nelle classi GT
Nel quinto appuntamento della super stagione 2019/2020 del WEC è tutto facile per il team Rebellion che ha vinto, con enorme margine (più di 50 secondi), il GP di Austin grazie a Gustavo Menezes, Bruno Senna e Norman Nato che hanno portato alla vittoria la loro Rebellion R-13 davanti alle Toyota ibride TS050H #8 (Hartley, Buemi e Nakajima) e #7 (Kobayashi, Lopez e Conway), rispettivamente al 2° e 3° posto.
La gara dei prototipi nipponici è stata però caratterizzata da un EoT (Equivalence of Technology, meccanismo con il quale vengono penalizzate le auto vincenti) che ha soffocato le loro prestazioni, con l’aggiunta di zavorre (pesi) tale da non permettere loro nemmeno di provare a giocarsi la vittoria (la #7 ha tagliato il traguardo con 2 giri di ritardo!!)
Questo non scredita comunque il lavoro del Rebellion team, bravo nella strategia e nel capitalizzare l’occasione presentatagli, che rimane in lizza per la vittoria del campionato piloti visti i soli 30 punti di distacco dalla Toyota #7 di Conway, Kobayashi e Lopez.
In Lmp2, invece, grande vittoria, la seconda consecutiva (dopo quella del Bahrain), per l’Oreca #22 dello United Autorsport, guidata da Paul di Resta, Filipe Albuquerque e Phil Hanson che nonostante un inizio di gara complicato, caratterizzato da problemi di handling, non si sono scoraggiati e hanno continuato a spingere. Ciò gli ha permesso di rimanere in gara e anche grazie al forzato cambio di strategia il trio, uscito dalla sequenza dei pit stop avversari, ha trovato spesso strada libera, particolare che gli ha permesso di imprimere il proprio passo gara necessario per la rimonta, conclutasi a 20 minuti dalla fine della gara.
A circa 24 secondi troviamo l’Oreca #37 del Jackie Chan DC racing team portata al traguardo da Will Stevens, Ho-Ping Tung e Gabriel Aubry che chiudono secondi davanti alla sorella #38 del JOTA° team con Roberto Gonzalez, Antonio felix Da Costa e Anthony Davidson, entrambe equipaggiate con gomme Goodyear’s (prima gara nel WEC per la casa statunitense).
La prima delle due classi GT (LMGTE Pro) ha visto vincere la Aston Martin Vantage guidata da Nickii Thim e Marco Sorensen, al comando dall’inizio alla fine della gara e impensieriti dalla rimonta della Porsche GTE #92 di Christensen e Kevin Estre, arrivatagli a ridosso solo nelle fasi finali e chiudendo al secondo posto. Terzo gradino del podio per la Ferrari 488 GTE #51 che nonostante un BoP che ne penalizzasse le prestazioni grazie a un solidissimo Pierguidi e un Calado, autore del duello finale con l’altra Aston Martin valevole per il podio, più agguerrito che mai hanno permesso ad AF Corse di centrare un ottimo traguardo.
Nella categoria AM a trionfare è l’equipaggio del TF Sport team, formato da Charlie Eastwood, Salih Yoluc e Jonathan Adam a bordo della Aston Martin Vantage, alla quarta vittoria in cinque gare. La vittoria è arrivata a gara quasi conlcusa con il sorpasso di Eastwood ai danni della sorella #98 guidata in quel momento da Ross Gunn e condivisa con Dalla Lana e Turner.
Terza la Porsche 911 RSR guidata da Egidio Perfetti, Laurents Horr e Matteo Cairoli
Tommaso Gardella è nato a Milano nel 1997, studia Storia all’Università di Firenze