Quel vegetale che insieme al sedano e alla cipolla costituisce i cosiddetti “Tre moschettieri” delle preparazioni culinarie
La carota è una pianta erbacea dal fusto di colore verde della famiglia delle Apiaceae, come segnalano le enciclopedie online. Infatti a dispetto di quello che si può pensare, ciò che comunemente si mangia è la parte della pianta che cresce sotto terra. La parte con le radici. Nella stessa identica maniera delle cipolle in tutte le varietà. Il suo nome viene dal greco Karoton da cui carota in latino tardo e la parola arrivata a noi. E come detto, della carota non si mangia la pianta sopra il livello della terra.
Questo vegetale è praticamente un onnipresente. Lo si consuma crudo sia per noi umani che per alcuni animali come i cavalli. Lo si consuma crudo centrifugato come succo ricco di vitamine o abbinato a limone e arancia, il cosiddetto succo Ace. Lo si consuma cotto sia con gli altri “moschettieri” sedano e cipolla passato nell’olio, sia come verdura bollita per le persone che hanno problemi di salute. Insomma: un vegetale dai mille volti e dai mille utilizzi.
La pietanza principe dove la carota regna sovrana sono gli umidi. Due principali: il ragù e la trippa. Dove viene utilizzata soffritta, cioè cotta a fiamma viva nell’olio caldo sul fondo di una pentola, come moschettiere dei “Tre moschettieri” insieme a sedano e cipolla. E la sua lenta cottura sprigiona un sapore dolce che insieme agli altri due rende gli umidi delle vere prelibatezze.
Un altro utilizzo è nell’insalata sia a rondelle, cioè tagliato come fossero monete rotonde, sia a julienne, cioè passato in una speciale grattugia che trasforma questo ortaggio in fili lunghi o corti. E poi si può consumare tritato nel mixer fino a poltiglia come primo piatto, dopo averlo accuratamente cotto e corredato di spezie varie.
Insomma: una grande verdura.
Come per l’insalata, vale la raccomandazione oltre che di lavare anche di sbucciare. Più che altro il lavaggio è la cosa importante. Perché trattandosi di una verdura che sta sottoterra, la terra può essere il problema maggiore. La buccia relativamente, perché è ricca di nutrienti. E se non espressamente necessario, può essere consumata tranquillamente. Perfino fritta nell’olio bollente. D’altronde le carote si mangiano anche appena raccolte…
(Foto: https://pixabay.com/it/photos/carote-la-verdura-raccolto-sano-2387394/)
Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.