Cinema Tips. GRAVITY.

Bentornati a un nuovo appuntamento con la rubrica “Cinema Tips”, sperando che all’uscita di quest’articolo non ci sia un crash di tutti social come successo la scorsa settimana, anche perché ho deciso di proporvi un film che personalmente ritengo sensazionale, che ha portato nuovi modi di leggere e di concepire il genere della fantascienza spaziale: “Gravity”.

Lungometraggio diretto da Alfonso Cuaron, vanta la candidatura a ben 10 Premi Oscar, vincendone 7. Il cast è formato da una coppia d’attori molto nota: Sandra Bullock e George Clooney. La visione di questo lavoro non è soltanto piacevole, ma presenta delle qualità tecniche e tematiche assolutamente ammirevoli, d’altronde lo stesso Cuaron, in una sua intervista a Pietrasanta, città a cui è molto legato, disse che inizialmente doveva essere un piccolo progetto e che poi, in realtà, è diventato molto più ambizioso.

La bellezza fotografica e degli effetti speciali, qui curati allo scopo di sostenere una storia di sopravvivenza nello spazio molto avventurosa e animata, sono il fiore all’occhiello di questo film: l’inquadratura più corta dura 45 secondi, a dimostrazione che l’effetto voluto sia a livello visivo, ma anche sonoro, che merita anch’esso una nota di rilievo, è stato proprio quello di catapultare lo spettatore in questa dimensione claustrofobica e al contempo enorme, con la quale viviamo con profonda sofferenza le vicissitudini della protagonista.

In più, comunque, non c’è soltanto da esaltare l’aspetto tecnico, perché qualche tematica il film le ha: al di là della dimensione prettamente avventurosa di cui si connota, l’aspetto più interessante è anche far capire i problemi che abbiamo sulla nostra testa: troppo traffico. Tra satelliti e altro, gli incidenti con cui inizia il lungometraggio non sono poi così tanto fantascientifici, se pensiamo che non solo gli Stati Uniti, ma anche altri Paesi come Cina, India, Giappone, Russia, hanno molti satelliti che utilizzano per progetti militari e altro e che quindi inquinano e intasano il nostro cielo, rischiando di provocare incidenti mortali e distruttivi.

“Gravity” si dimostra un film coraggioso e stupendamente sensazionale, specialmente il piano-sequenza iniziale di 17 minuti, carico di adrenalina e suspence. Un film che, nel 2013, ha senz’altro scritto una nuova pagina del genere di fantascienza e della storia del cinema.