di BRUNELLO VOLPE – Considerare una seconda scelta obbligata Viareggio è come considerare i propri cittadini degli scarti o dei servi.
Giorgio Del Ghingaro è stato respinto alle porte di Lucca. Lucca non lo vuole (come era normale). Quindi resta, si sacrifica e mangia la minestra e non salta la finestra. Ed è così che Viareggio si ritrova un sindaco che rimane per svolgere le sue funzioni, non potendo fare quello che voleva. Per lui Viareggio era la seconda scelta, e quella è rimasta. Quale considerazione dovremmo avere di un sindaco come questo? La sua sindacatura viareggina è una storia che si dovrebbe tenere a mente, da ricordare e non dimenticare.
Non so se questo comportamento risulti gradito e accettato da parte dei cittadini che lo hanno votato.
Alcuni di questi sicuramente saranno di bocca buona. Come cittadino io resto, invece, amareggiato dalla considerazione aggiuntiva che un sindaco ha della città che amministra.
Aspettiamoci che il suo cattivo umore conseguito a seguito dello sgarbo subito, non trovi di meglio che sfogarsi ordinando il taglio dei pini ancora sopravvissuti. Oppure asfaltando con grande trasporto emotivo, anonimi centri commerciali, colorandoli di strisce blu. Solo alcune delle più rilevanti specialità espressive della sua sindacatura.

Brunello Volpe è nato e vive a Viareggio, professione commerciante, dove è stato dirigente del P.C.I. ed ha ricoperto la carica di consigliere comunale. Si è ritirato da anni dalla vita politica attiva, la cui passione prosegue da ‘cane sciolto’ sui social media. E’ autore di libri nei quali si incrociano l’autobiografia, la storia locale e la riflessione politica.