No, questi non sono stati i migliori anni della nostra vita

QUINTAEFFE – Le nostre opinioni e i nostri malumori non sono mai stati ascoltati. nessuno si è preoccupato della salute dei giovani.

Gli anni più belli?

È giusto pensare che quelli del liceo siano gli anni più belli ed emozionanti della vita di un ragazzo? Se lo chiedessimo ad un ragazzo che ha terminato gli studi liceali da due anni, la sua risposta sarebbe sicuramente affermativa. Per noi, non è così.

La pandemia, da più di un anno ci ha messo alla prova e ci ha costretto a rinunciare a molte delle cose che ogni adolescente deve poter fare: un viaggio con gli amici, o una semplice uscita il sabato sera. Nel giro di pochi mesi, abbiamo dovuto cambiare ogni nostra abitudine, abbiamo cambiato il modo di rapportarci con gli amici e soprattutto con la scuola.

La scuola è sempre stata parte fondamentale nella vita di noi ragazzi e questo rapporto, è stato duramente messo alla prova. La scuola è stata sempre in grado di creare rapporti e relazioni umane, adesso invece l’unico modo con cui ci possiamo confrontare è attraverso uno schermo del computer. Questa situazione mi ha portato a chiedermi se continuare, se valesse la pena usare tante energie in cambio della sfiducia dei professori convinti che il nostro obiettivo sia solo quello di copiare, in cambio di voti striminziti giustificati da un “tanto siete a casa”.

Oltre alla difficoltà di rapportarsi, un ulteriore problema è stato quello di riuscire a trovare la concentrazione: le sei ore giornaliere davanti al computer, oltre ad essere terribilmente demoralizzanti, sono fisicamente e mentalmente insostenibili. Dopo sei ore, quasi ininterrotte, di lezioni online è estremamente difficile trovare le energie per dedicarci nuovamente allo studio, senza nemmeno poter uscire per distrarci da tutto, o per dedicarci a qualcosa di “nostro”. Nessuno ha pensato alla nostra tutela sotto questo punto di vista, infatti i pochi minuti di pausa concessi, non vengono sempre rispettati da tutti.

Le nostre opinioni e i nostri malumori non sono stati minimamente ascoltati, nessuno si è preoccupato della salute mentale di migliaia di giovani costretti a vivere una situazione di anormalità, alla quale nessuno era preparato.
Abbiamo sentito tante discussioni riguardo i problemi delle scuole, abbiamo sentito i dibattiti sui trasporti pubblici, sulle aule troppo piccole, sulla mancanza dei banchi singoli, ma non abbiamo mai sentito nessuno preoccuparsi di chi quotidianamente è scuola: noi ragazzi e il nostro benessere.

Se mi chiedessero se questi sono stati gli anni più belli della mia vita, sicuramente risponderei di no.

(foto: licenza pxhere – https://pxhere.com/it/photo/939249)

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