Ministro Speranza Green Pass

NO Green Pass? No Party!

di MATTEO BAUDONE – E chi non ha ancora avuto la possibilità di vaccinarsi, cosa fa non avendo il Green Pass?

Prevedere il Green pass per accedere nei locali pubblici o per viaggiare liberamente può essere anche una soluzione per contenere i contagi. Ma per coloro che ancora non hanno avuto la possibilità di completare la vaccinazione con la seconda dose o addirittura sono in attesa di ricevere la prima? Se contiamo i tempi, incluso i quaranta giorni tra la prima e la seconda somministrazione del vaccino arriviamo all’autunno, se tutto va bene.

Un numero grande di cittadini si troverà, dunque, come suol dirsi: in mutande. Non escludo il caso di coloro che si sono attardati nel registrarsi al portale della Regione, ma del resto il vaccino rimane pur sempre una libera scelta e non mi pare che fino ad oggi esista una legge in Italia che abbia detto: o fate il vaccino o niente ristoranti e viaggi. D’altro canto, se un grande numero di cittadini ancora non ha ricevuto il vaccino, non credo che sia per loro responsabilità: non dimentichiamo il caos dei portali aperti e chiusi.

Centinaia di migliaia di cittadini irregolari. E magari con il rischio, in tutta questa babele di fake e di folclore italiano, che spunti fuori anche qualche commercio illegale di Green Pass. Si tratta di un documento come tanti altri. E chi controlla all’ingresso di un ristorante, di una discoteca, o di un evento pubblico, se è fero o falso.

Può essere che l’adozione del Green Pass riduca in maniera sostanziosa i contagi. Forse anche la variante delta. Ma rimane il fatto che la salute è un diritto dei cittadini, e che i cittadini sono tutti uguali di fronte alla legge. Anche quando si tratta di viaggiare o di entrare in un ristorante. Sempre che il Green Pass abbia veramente un senso, poiché rimane tutto da dimostrare che in un ristorante esistano probabilità maggiori di contagio rispetto al mercatino settimanale o ad una passeggiata in gruppo tra amici.

Ci mancherebbe solo il “mercato nero” come durante la Seconda Guerra Mondiale.