PATRIZIA VALPIANI “Nastri rossi” (poesia inedita)

Poesia inedita

NASTRI ROSSI

Inginocchiata sulle radici, tramonto nel pensiero.

Anni cinquanta. Trattengo il fiato. Ecco com’ero.

Ho due nastri rossi ai ciucciuè

e gli occhi di rugiada. Vieni con me.

* * *

Strida di gabbiani, fruscio di vento

strade salmastre assolate gote imporporate

col moccio al naso in bicicletta

e il carrettino del gelato crema fragola e cioccolato.

* * *

Ginocchia sbucciate sotto la corta gonna

acqua e vino zuccherato e il croccante della nonna.

E le lucciole la sera a dar luce ai sogni

e ridere di niente

quando l’infanzia  non mente.

* **

E padre Arcangelo nella chiesa fredda

taglia il buio con l’incenso

una cosa senza senso per toglier voce nel silenzio

ai bimbi in fiore, fantasmini impenitenti

che odorano di buono sotto il crocifisso nero

che li guarda austero, nel grande mistero.

***

Giorni mesi, anni sessanta, settanta o giù di lì

brezza libera di mare, bikini, capelli sciolti,

i primi no, qualche  sì,

Prévert e Pavese e il libro di anatomia

La voce sognante negli occhi

“ io sono mia”!  e voglia di andar via.

Corre un bimbo solleva la sabbia salata

sulla battigia schizzi lucidi e piedi scalzi

poi, nel rumore della sera

un pieno di stelle.

****

Il tempo scorre in un passaggio stretto

memorie s’indorano di sabbia volteggiano nel vento

tra le dita, per ridere ancora di niente.

Il passato torna e  non mente.

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