TAVOLA APPARECCHIATA – Coltello di metallo

Un buon progetto di lavoro in cucina, che si chiama anche ricetta, non può prescindere dall’avere un buon coltello da taglio…

La base stabile di una buona riuscita in cucina passa, oltre che dal tagliere, dal coltello principale con cui si tagliano le verdure e tutti gli altri ingredienti. Un oggetto praticamente indispensabile, per una brava massaia o massaio, cuoco o cuoca. Che può avere forme e dimensioni differenti in base al taglio che si deve praticare. Ma la sostanza non cambia: è un oggetto che ci vuole.

Quello che poi conta successivamente è il materiale di cui è fatto. E in questo caso si parte dal metallo. Cioè il più consueto acciaio. Si tratta di una scelta obbligata, quella dell’acciaio. Perché la ruggine è portatrice di malattie e infezioni, tra cui il più famoso tetano. Quindi la necessità di un metallo che non risente della capacità ossidatrice dell’acqua e dell’aria. Perfino dell’acciaio stesso.

Nel resto di quello che è necessario sapere, non si può non passare al fatto che un coltello solo non è sufficiente. Perché i coltelli si distinguono in base ai tagli che devono praticare. Lama più grande, come la mannaia. Lama più sottile, per sfilettare il pesce. Lama più solida, per i tagli più comuni. Non vuol dire questo che uno deve avere il collettore magnetico sulla parete della cucina per tutti i coltelli da usare in cucina. Ma deve stare attento ad avere, in base alle proprie preparazioni più quotidiane o rituali, il giusto coltello da utilizzare.

Si può forse non parlare della affilatura? Cioè quel processo per cui la parte del coltello che taglia viene affilata per renderlo ancora più tagliente? Bisogna stare attenti sia quando il coltello non ha il filo, cioè quando taglia male, sia quando ce l’ha, perché oltre al cibo può tagliare anche un dito o una falange. Prudenza, quindi, quando utilizzate i coltelli…

(Foto: https://pixabay.com/it/photos/coltello-tagliere-1383834/)