Palermo, consiglieri comunali 5Stelle

TEATRI – Palermo prima i 5 Stelle e oggi la protesta

“Vogliamo lavorare”, “Non vogliamo scomparire”. Intanto i 5Stelle hanno chiesto di verificare l’esistenza di conflitti d’interesse

La perturbazione era nell’aria, e anche Palermo oggi si è associata alla mobilitazione della lirica che sta crescendo ovunque in Italia. Attori, musicisti, comici, operatori, costumisti, tecnici, si sono dati appuntamento davanti al Teatro Massimo contro l’ultimo Dpcm del governo. Oltre quattrocento protagonisti del palcoscenico palermitano hanno ribadito l’urgenza di una riforma del settore, manifestando pubblicamente il no alla chiusura dei teatri. la voce comune è stata: “Vogliamo lavorare”, “Non vogliamo scomparire”. Presenti le sigle sindacali, Slc Cgil Palermo, Uilcom  e Fistel Cisl Palermo: “Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire in una falsa ripartenza. Non ci sono state condizioni di garanzia di salute, a differenza dei set cinematografici. Lo spettacolo dal vivo è stato trascurato. Non possiamo più permettercelo” dichiara Consuelo Lupo, del Coordinamento Slc Cgil Palermo.

L’interrogazione al sindaco dei 5Stelle su Operazione Spartito

il 6 agosto scorso i consiglieri comunali Rosalia Viviana Lo Monaco, Antonino Randazzo, Concetta Amella, del MoVimento 5 Stelle, avevano presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta riprendendo il filone dell’Operazione Spartito avviata dalla Procura della Repubblica di Torino (contratti dei cantanti d’opera dell’Agenzia Ariosi) evidenziando “il totale squilibrio nell’assegnazione dei protagonisti nella precedente gestione del Teatro Massimo di Palermo.

Il testo integrale dell’interrogazione

(foto: fonte movimenticinquestelle palermo facebook)