Forte dei Marmi, sulla piazza antistante il pontile, ha ospitato anche per il 2022 l’ormai tradizionale Concerto all’Alba
Un concerto semplice, quello che ha salutato l’alba di Ferragosto a Forte dei Marmi. Un concerto di brani operistici, ma non solo, che non ha avuto bisogno di grandi orchestre o di presentatori che dovessero fare gli onori di casa.
È stato il maestro di musica, il pianista che ha accompagnato i cantanti, ad annunciare e introdurre con garbo i vari brani che sarebbero stati eseguiti. Non c’è stato bisogno di complicare qualcosa come la musica, che se introdotta con poche parole può essere splendidamente eseguita e ascoltata da tutti gli spettatori. L’unica cosa è stato il leggero vento che ha messo tribolazione in alcuni brani. Ma non per i microfoni. Bensì per lo spartito sul leggio del pianoforte. Che non ne voleva sapere di rimanere aperto sulla pagina giusta, quando utilizzato rispetto alla tavoletta elettronica degli altri brani.
Sono stati bellissimi il brano “Summertime” di George Gershwin, un poco fuori dai canoni del resto del concerto. E il girotondo che i tre cantanti lirici, due donne e un uomo, hanno improvvisato in una delle interpretazioni finali. Una improvvisazione semplice. Qualcosa che non ha certamente voluto l’applauso. Ma che ha dato un senso di festa, credo, al grandissimo pubblico che dalle 6 del mattino, fino alla colazione del pescatore finale, ha seguito il pianoforte e tutti i suoi suoni. Oltre che affollare le sedie e la panchina a 360° in pietra su tutta la piazza.
Non si può quindi che affermare che è stato un concerto semplice. Un pianoforte, un pianista, dei cantanti, tanti brani, tante emozioni. A riprova che non per forza chiamare una mega orchestra titolata con un superdirettore o direttrice d’orchestra voglia significare successo. Lo può certamente significare in tantissimi contesti ed occasioni. Ma per salutare Ferragosto e guardarsi, forse, per l’ultima volta nell’estate 2022 prima di ripartire per lavoro e quotidianità, un pianoforte e tanta musica emozionante possono essere quello che ci vuole.
La giusta misura, semplice, per una festa in riva al mare. Con la voglia di ritornare tra un anno a sentire ancora li, ancora insieme, tanta bella musica.

Matteo Baudone, giornalista. E’ nato a Pietrasanta nel 1984.