Una guerra che grida vergogna alla nostra coscienza

di BRUNELLO VOLPE – E noi dell’Europa del XXI secolo pensavamo che i principali problemi del mondo fossero la salute e l’inquinamento.

In questa “frittella” del pianeta Terra che si chiama Europa, ancora zuccherosa nonostante tutte le varie bruciature, in grado di attrarre i disperati del mondo che fuggono dai loro paesi perché affamati o perseguitati, ancora nel 2022 dobbiamo vedere scene che credevamo ormai superate. Credendo a torto che le priorità e i problemi fossero quelli relativi alla tutela ambientale, alla salvezza del pianeta dai mutamenti climatici. e che le espressioni egoistiche e primitive delle rivendicazioni territoriali fossero un vecchio retaggio del passato. Pensavamo che, nonostante la mediocrità dei tanti governi, i valori da perseguire fossero principalmente la salute della gente, il lavoro, il benessere dei cittadini e dell’ecosistema.

Invece no, dobbiamo di nuovo sentire, vedere ed assistere a spettacoli terrificanti di bombardamenti di città, di fughe ed esodi biblici. Di guerra crudele e di distruzione della vita. E tutto questo scempio in questa Europa, che rappresenta nel bene e nel male l’unico faro di libertà possibile.

Anziché vedere l’aspirazione per la libertà per milioni di uomini che nel mondo ne sono privati, assistiamo ad un conflitto fra fratelli. Un genocidio scaturito dalla rinnovata stupida crudeltà umana.
Trovando ancora un dittatore che arringa la folla intorno a se, come facevano altri criminali prima di lui.

Tutto per giustificare una guerra definita sacrosanta, a causa di una presunta rivendicazione di territorio. Roba da potenza imperialista vecchio stampo. Una schifezza umana che va ben oltre le colpe e le motivazioni addotte per giustificare un simile scempio. Un atto di disprezzo totale verso la vita e verso il futuro della nostra umanità.