Manifestazione contro la guerra nel Vietnam (Viareggio, 1970)

VERSILIA – Carlo Borsò è morto ieri di Coronavirus

E’ deceduto ieri, per il coronavirus, Carlo Borsò. Carlo entrò nel PSDI molto giovane. Aveva cuore e cervello e fu molto utile a quella schiera di giovani che allora agivano intorno a Paolo Barsacchi. Uno dei primi laureati in Informatica a Pisa, aveva voglia di sperimentare, era in contatto con l’IBM, allora società di avanguardia nel settore. C’era voglia di fare. Si tentò di piazzarlo al Centro elettronico del Comune, ma non c’era posto in pianta organica. Il suo sogno, condiviso con alcuni altri compagni, era quello di creare nella nostra zona, tra Viareggio e Massarosa, un distretto informatico che si buttasse nella ricerca applicata. Anche questo però si arenò: non c’era ancora la consapevolezza, in giro, di quello che avrebbe potuto essere. Dovette fare altro, si mise in proprio e con l’informatica ha passato la sua vita.

Non entro nei dettaglia della sua vita politica. Una sola cosa voglio ricordare: quando l’UGI (Unione Goliardica Italiana) di Pisa rifiutò di candidare gli studenti socialdemocratici, tra i quali Carlo, lui radunò studenti di sinistra laica e creò l’ADUPP (Associazione Democratica Universitari Progressisti Pisani) che si presentò alle elezioni studentesche all’Università di Pisa, ottenendo ben 6 eletti!

L’ho ritrovato, tra le mie foto, in una manifestazione del maggio 1970 contro la guerra del Vietnam, che sfila in Via Fratti, di fronte all’edicola del mercato. E’, barbuto, accanto a me, dietro la bandiera; entrambi salutiamo col pugno chiuso.